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Visualizzazione dei post da 2016

Pasolini e la dittatura della società dei consumi

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E’ davvero affascinante scoprire quanto prezioso e ricco sia il repertorio multimediale a nostra disposizione a fini informativi ed educativi,  se, naturalmente, utilizzato in modo critico e selettivo.  Mi riferisco per esempio a Youtube dove è possibile per noi docenti trovare documentari, filmati storici, lezioni ben strutturate e preconfezionate di ogni disciplina, frammenti di interviste o di programmi televisivi sia attuali che risalenti a diversi anni fa, insomma una fonte inesauribile di informazioni e contenuti culturali di grande valore. E’ proprio attraverso un’attenta ricerca  mirata che mi sono imbattuta in una serie di video sorprendenti che vedono protagonista Pier Paolo Pasolini , poeta, scrittore, giornalista, critico, cineasta, attore e soprattutto uomo di elevatissima sensibilità ed umanità, profondo conoscitore e scrutatore della realtà politica sociale intellettuale, ma soprattutto delle realtà più marginali di un’Italia, quella del secondo dopoguerra, d

Il risveglio delle coscienze tra inettitudine e malattie immaginarie

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Quando si parla di  “inettitudine” ci si riferisce letteralmente ad uno stato psico-fisico caratterizzato  da  assoluta mancanza di “attitudine” e quindi di capacità, di qualunque natura esse siano. Il risultato è quindi indolenza, demotivazione, assenza di propositi anche a breve termine,  ed una costante “neutralità” a tutto. Il nostro Maestro Dante aveva già ben  inquadrato questa tipologia di esseri umani, o meglio, li aveva già “incorniciati” relegandoli  nell’ Antinferno del suo Aldilà.  Gli ignavi (Inferno, canto III, vv. 22-69 ) sono costretti a correre dietro una bandiera bianca (il bianco è il colore neutro per antonomasia e rappresenta il fatto che in vita costoro  non avessero  mai fatto una scelta politica). Mentre corrono, vengono punti e tormentati da vespe e mosconi  e, il sangue che sgorga dalle loro ferite, alimenta i vermi che nascono dal terreno. Le loro lacrime sono il simbolo sia della gioia che del dolore, sentimenti che in vita essi non hanno mai prov

La follia di un cavaliere

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Opera: L' Orlando furioso Autore: Ludovico Ariosto Poema cavalleresco in 46 ottave, pubblicato nella sua ultima edizione nel 1532, è’il capolavoro di Ludovico Ariosto. Come sappiamo, esso costituisce la continuazione del poema di Matteo Maria Boiardo “L’Olrando innamorato” che, sullo sfondo delle battaglie tra Cristiani e Saraceni, narrava dell’amore di Rinaldo e Orlando, i 2 più valorosi paladini di Carlo Magno, per Angelica la bellissima figlia del re del Catai (antico nome della Cina settentrionale). Benchè la trama dell’Orlando Furioso appaia molto complessa sia per il groviglio degli episodi che per i numerosi e svariati personaggi che vi si alternano, si possono distinguere tre filoni tematici principali: 1.        Il motivo bellico : la guerra tra Saraceni e Cristiani .  Le vicende sono ambientate a Parigi dove Carlo Magno e i suoi paladini cristiani si trovano a combattere contro i Mori e il loro re Agramante. Inizialmente la situazione per i cristiani sar

Quando il colore e la parola si eguagliano...

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Titolo: La ragazza con l’orecchino di perla Genere: romanzo storico Autore: Tracy Chevalier Dipinto da cui l’autrice ha tratto ispirazione: “La ragazza col turbante” o “Ragazza con l’orecchino di perla”, olio su tela, conservato nella Mauritshuis dell’AIA. Artista: Jan Vermeer (1665-1666) Questo delicato romanzo di Tracy Chevalier costituisce un felice connubio di due forme d’arte sorelle: la pittura e la letteratura. A volte, mentre lo si legge, soprattutto in alcune parti descrittive, non si ha nemmeno più la percezione di dove finisca la lettura e inizi la pittura e viceversa. Queste due forme di comunicazione si mescolano tra loro in perfetta armonia. Il colore si equipara alla parola. Per gli amici lettori che ancora non hanno avuto modo di leggere  il romanzo, posterò di seguito un sunto citandone la fonte : http://www.neripozza.it/collane_dett.php?id_coll=1&id_lib=277 Delft, XVII secolo, una casa nella zona protestante della città… Griet, la gi

La libertà di parola spiegataci da Salvatore Quasimodo

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QUASIMODO Alle fronde dei salici [da Giorno dopo giorno (1947)] E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore, fra i morti abbandonati nelle piazze sull’erba dura di ghiaccio, al lamento d’agnello dei fanciulli , all ’urlo nero della madre che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo? Alle fronde dei salici, per voto, anche le nostre cetre erano appese, oscillavano lievi al triste vento . E come avremmo potuto noi poeti comporre con il nemico nazista nel nostro territorio amato, tra i cadaveri abbandonati nelle piazze sul suolo ghiacciato dal rigido inverno, tra il pianto innocente dei bambini, tra le urla di dolore strazianti delle madri che piangevano i loro figli sacrificatisi come Cristo sulla croce? Alle fronde dei salici [1] , per un pegno di silenzio, abbiamo appeso le nostre poesie [2] , che ora restano sospese nel dolore che soffia su di noi. In questa poesia così  passionale

«Io sono molto leggero, sì, sì, leg-ge-ro, leggerissimo»

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Titolo : Il codice di Perelà Autore: Aldo Palazzeschi (1885-1974). Genere: romanzo futurista? Anti-romanzo? Satira politica? …semplicemente un romanzo geniale! In un periodo come quello alla vigilia della Grande Guerra, gli intellettuali futuristi considerati dai neutralisti e dai più moderati alla stregua di mitomani  per le loro forti affermazioni - « Non v'è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. » (dal Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti) - si fanno strada in ogni campo del sapere e della cultura con il loro mito della forza, del movimento, della velocità, del progresso, dello svecchiamento del mondo. Aldo Palazzeschi si inserisce in questo filone culturale soprattutto come esponente di quell’ondata di novità, entusiasmo e libertà espressiva in ambito letterario. Perché mi ha incuriosita il Codice di Perelà? Sicuramente per la sua trama che trovo personalmente