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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Pasolini e la dittatura della società dei consumi

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E’ davvero affascinante scoprire quanto prezioso e ricco sia il repertorio multimediale a nostra disposizione a fini informativi ed educativi,  se, naturalmente, utilizzato in modo critico e selettivo.  Mi riferisco per esempio a Youtube dove è possibile per noi docenti trovare documentari, filmati storici, lezioni ben strutturate e preconfezionate di ogni disciplina, frammenti di interviste o di programmi televisivi sia attuali che risalenti a diversi anni fa, insomma una fonte inesauribile di informazioni e contenuti culturali di grande valore. E’ proprio attraverso un’attenta ricerca  mirata che mi sono imbattuta in una serie di video sorprendenti che vedono protagonista Pier Paolo Pasolini , poeta, scrittore, giornalista, critico, cineasta, attore e soprattutto uomo di elevatissima sensibilità ed umanità, profondo conoscitore e scrutatore della realtà politica sociale intellettuale, ma soprattutto delle realtà più marginali di un’Italia, quella del secondo dopoguerra, d

Il risveglio delle coscienze tra inettitudine e malattie immaginarie

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Quando si parla di  “inettitudine” ci si riferisce letteralmente ad uno stato psico-fisico caratterizzato  da  assoluta mancanza di “attitudine” e quindi di capacità, di qualunque natura esse siano. Il risultato è quindi indolenza, demotivazione, assenza di propositi anche a breve termine,  ed una costante “neutralità” a tutto. Il nostro Maestro Dante aveva già ben  inquadrato questa tipologia di esseri umani, o meglio, li aveva già “incorniciati” relegandoli  nell’ Antinferno del suo Aldilà.  Gli ignavi (Inferno, canto III, vv. 22-69 ) sono costretti a correre dietro una bandiera bianca (il bianco è il colore neutro per antonomasia e rappresenta il fatto che in vita costoro  non avessero  mai fatto una scelta politica). Mentre corrono, vengono punti e tormentati da vespe e mosconi  e, il sangue che sgorga dalle loro ferite, alimenta i vermi che nascono dal terreno. Le loro lacrime sono il simbolo sia della gioia che del dolore, sentimenti che in vita essi non hanno mai prov