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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Recensione al film "La forma dell'acqua"

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In questo articolo mi piacerebbe condividere le mie personalissime opinioni su un film che ho visto di recente e che mi ha particolarmente emozionata, anzi, totalmente incantata, come una bimba quando ascolta a bocca aperta una storia fantastica, una fiaba. Perché appunto, di fiaba trattasi, con tutte le caratteristiche (tematiche, strutturali, sceniche, musicali)  di una fiaba drammatizzata. Il regista Guillermo del Toro , però, è riuscito a fare molto di più. Non ha narrato solo una fiaba, ma ha utilizzato ogni strumento a sua disposizione per contestualizzare la sua storia e renderla il più attuale possibile, specchio della società odierna, facendoci riflettere su tematiche importantissime di spessore sociale, politico, etico, toccando nel profondo l'animo dello spettatore. Cosa c'è di fiabesco nel film: 1. La protagonista , una giovane dalle sembianze di Cenerentola, che lavora come inserviente addetta alle pulizie presso un grande centro di ricerca scientific

Fiaba: Il mostro della caverna

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Nel buio e nel freddo di quell’antro profondo, scavato nella parete di un’antica montagna, potevano udirsi di tanto in tanto, strani suoni gravi e vibranti, quasi lamenti indistinti e confusi che aumentavano specialmente di notte, mentre di giorno, si perdevano nei rumori della natura mescolandosi al cinguettio degli uccelli o al verso di qualche animale selvatico. Gli abitanti dei villaggi che sorgevano ai piedi di quella montagna, ben si guardavano dall’avvicinarsi a quella caverna, convinti che all’interno ci vivesse un essere mostruoso, divoratore di carne umana, dalle fauci larghe e schiumose e i denti acuminati, dagli arti robusti e pelosi e le unghie taglienti, tant’è che quei lamenti notturni, secondo molte persone, altro non erano che urla di dolore che il mostro emetteva ferendosi da solo proprio con quelle unghie, ogni volta che si grattava il capo o il volto o qualsiasi parte del corpo.  Le madri impedivano ai propri figlioli di andare a giocare in quel bosco,