Premessa
Qualche giorno fa, sfogliando alcuni libri presso la libreria Feltrinelli, mi sono imbattuta in un recente scritto di Gianrico Carofiglio intitolato "La manomissione delle parole". Ho sbirciato tra le pagine e cercando di farmi una prima impressione del genere...i miei occhi si sono soffermati su alcune frasi, brevi ma incisive nel significato. Ne riporto alcune:
"...il male da estirpare è l'approssimazione"
"Nei discorsi approssimativi, nelle genericità, nell'imprecisione di pensiero e di linguaggio, specie se accompagnati da sicumera e petulanza, possiamo riconoscere il diavolo come nemico della chiarezza".
"...lasciar parlare le cose attraverso le parole, non far crescere parole su parole. Le parole poi, devono rispettare, non corrompere il concetto".
"...parole precise e dirette..."
Per una linguista come me, queste affernazioni sono risultate dolce musica per le mie orecchie. Il nostro Carofiglio vuole soffermarsi sulla onestà del linguaggio, spesso inficiata da un uso scorretto, superficiale e improprio dello stesso.
Io sono dello stesso avviso: impariamo a restituire alle parole il loro potere autentico: veicolare messaggi veritieri e onesti. Cerchiamo la giusta aderenza tra cose e parole, non confondiamo realtà che non si appartengono solo per averle chiamate in modo, spesso volutamente, erroneo.
Carofiglio si sofferma in particolare sul bisogno e, direi, dovere di trasparenza del lessico civile, legato ai concetti chiave di vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, affermando che è indispensabile abbassare il tenore emotivo nel parlare, ed usare poche metafore.
Su quest'ultimo punto, non sono pienamente d'accordo. Infatti, un cultore esperto delle parole, quale può essere un poeta, a mio avviso, sarà in grado di mantenere la purezza e l'autenticità delle parole stesse, rendendole foriere di profondi significati e collegandole intimamente al pensiero umano, proprio attraverso l'uso perito e ingegnoso delle figure retoriche quali metafore o similitudini.
Da queste riflessioni, nasce la mia idea di partorire un blog sul potere delle parole. Un piccolo angolo letterario, intimo, di comunicazione e riflessione su ciò che diciamo e su come lo diciamo, cercando di farci consigliare dai nostri Classici, moderni e contemporanei Maestri di scrittura di tutti i tempi.
e dunque.....
Parola alle...parole!
"...il male da estirpare è l'approssimazione"
"Nei discorsi approssimativi, nelle genericità, nell'imprecisione di pensiero e di linguaggio, specie se accompagnati da sicumera e petulanza, possiamo riconoscere il diavolo come nemico della chiarezza".
"...lasciar parlare le cose attraverso le parole, non far crescere parole su parole. Le parole poi, devono rispettare, non corrompere il concetto".
"...parole precise e dirette..."
Per una linguista come me, queste affernazioni sono risultate dolce musica per le mie orecchie. Il nostro Carofiglio vuole soffermarsi sulla onestà del linguaggio, spesso inficiata da un uso scorretto, superficiale e improprio dello stesso.
Io sono dello stesso avviso: impariamo a restituire alle parole il loro potere autentico: veicolare messaggi veritieri e onesti. Cerchiamo la giusta aderenza tra cose e parole, non confondiamo realtà che non si appartengono solo per averle chiamate in modo, spesso volutamente, erroneo.
Carofiglio si sofferma in particolare sul bisogno e, direi, dovere di trasparenza del lessico civile, legato ai concetti chiave di vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, affermando che è indispensabile abbassare il tenore emotivo nel parlare, ed usare poche metafore.
Su quest'ultimo punto, non sono pienamente d'accordo. Infatti, un cultore esperto delle parole, quale può essere un poeta, a mio avviso, sarà in grado di mantenere la purezza e l'autenticità delle parole stesse, rendendole foriere di profondi significati e collegandole intimamente al pensiero umano, proprio attraverso l'uso perito e ingegnoso delle figure retoriche quali metafore o similitudini.
Da queste riflessioni, nasce la mia idea di partorire un blog sul potere delle parole. Un piccolo angolo letterario, intimo, di comunicazione e riflessione su ciò che diciamo e su come lo diciamo, cercando di farci consigliare dai nostri Classici, moderni e contemporanei Maestri di scrittura di tutti i tempi.
e dunque.....
Parola alle...parole!
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