Quello che ti porti dentro

Titolo: Quello che ti porti dentro
Autrice: Eliana Bellezza
Casa editrice: Liberedizioni, Brescia, 2017.



Un romanzo di un’incredibile  dolcezza  e dalle tonalità di colore cangiante, dal rosso del cuore e della passionalità, a volte dell’impulso, al blu del cielo e della spiritualità, dal giallo del sole, della voglia di vivere, gioire e comunicare al mondo la propria gioia, al nero, la negazione del colore, che prevale temporaneamente nei momenti  di dolore e di opposizione al confronto.

E’ la storia di tante emozioni che fuoriescono pian piano dai personaggi seguendo un percorso naturale. Proprio come frutti, prima duri e acerbi, poi sempre più gonfi e succosi, fino a diventare abbastanza maturi da essere colti.

E’ la storia di giovani adolescenti che crescono assieme e incrociano le proprie esistenze, senza esserne pienamente consapevoli.

C’è una giovane ballerina, Laura, che è cresciuta a pane e danza, nutrita dalle energie per la sua passione e da una madre che incarna l’archetipo dell’amore filiale senza se e senza ma, un amore che reca in sé l’aspetto più mirabile  della parola “sacrificio”.

C’è un giovane dottore, Enrico, generoso ed altruista, a volte un po’ ingenuo e continuamente speranzoso nel futuro. Le sue attese sono quelle che ognuno di noi ha vissuto almeno una volta durante la sua adolescenza, pregne di sofferenza, impazienza, rabbia e impulsività.

E poi c’è Davide, un altro futuro e brillante dottore, dal fascino indiscusso e dai modi apparentemente boriosi che vivrà  sulla sua pelle il graduale smussamento dei propri spigoli fino a scoprire quali prodigiosi  poteri abbia su di sé e sugli altri l’Amore vero.

Altri personaggi gravitano attorno a queste storie in un intreccio fluido e morbido, senza mai interrompere nei protagonisti e nel lettore,  il flusso emozionale.


In uno stile semplice e immediato, genuino e naturale, l’autrice ha voluto regalare anche al lettore più impegnato, una parentesi di riflessione. E’ proprio vero che al giorno d’oggi abbiamo moltissimi modi e strumenti  per esprimere i moti dell’animo, a tempo reale, sincronicamente, in una gara a chi è più veloce, soprattutto grazie alla tecnologia che ci supporta in ogni ambito della nostra vita. 
Ma è anche vero che i sentimenti, quelli autentici, hanno bisogno di un tempo reale, vivo e vissuto, lento e dovuto, per venire fuori  in tutta la loro luminosità.

Quello che ti porti dentro, è anche ciò che dobbiamo donare all'altro. 

In questo romanzo ho ritrovato un po’ di me stessa, quando anch’io ero ingorda di danza e d’amore e andavo alla ricerca di palchi da calcare, palchi di teatro e palchi della vita, semplicemente per comunicare a chi mi era difronte, il mio attaccamento alla vita e lasciare traccia di me nel cuore di chi mi ha amato e mi amerà sempre. Ma,  bisogna danzare anche per gli assenti,  perché sappiano che, in realtà, c’è sempre posto per loro nel nostro personale teatro.


Ti voglio bene Eliana
Mara



Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

La libertà di parola spiegataci da Salvatore Quasimodo

La follia di un cavaliere

L'emozione non ha sempre voce...