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Visualizzazione dei post da 2018

"Il bene mio" recensione

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Il bene mio 2018 ‧ Film drammatico ‧ 1h 34m Data di uscita :   5 settembre 2018 Regista :  Pippo Mezzapesa Chi è Elia? E’ un uomo totalmente innamorato della sua terra come lo è di sua moglie e come sempre lo sarà anche quando quest'ultima si farà alito di vento, brivido addosso, abbraccio avvolgente nei sogni di Elia. Quello che Elia trasuda è un attaccamento alle proprie origini, ai propri natali ma anche alle proprie ceneri. E sono proprio la cenere e la polvere a dominare la scena, in questo meraviglioso film intitolato “Il bene mio” del regista (e soprattutto caro amico) Pippo Mezzapesa.   Caro Pippo (mi concedo una parentesi di dialogo diretto con l’autore), in questa pellicola sei riuscito persino a   dar   voce alla polvere, alla sua forza di gravità che risucchia verso il basso (“eccome se si sente…”), ai crolli e al dolore che questi ultimi possono provocare quando sotterrano   la vita. Ieri al cinema, uscendo dalla sala, orig

Il VIAGGIO: ingredienti per un'esperienza infinita

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APPUNTI DI VIAGGIO Mamma cosa provi quando pensi ad un viaggio? Io penso ogni giorno ad un viaggio, anzi, avverto ogni giorno come fosse un viaggio avventuroso,  un duro remare controcorrente in acque dense e pesanti che mettono allo scoperto sempre più chiaramente la fragilità del mio corpo. Ma è proprio questo che adoro dei miei viaggi: lasciarmi alle spalle il noto, il quotidiano, il vuoto di quella voragine che vorrebbe inghiottirmi per immobilizzarmi e incastrarmi e sfidare le debolezze del mio fisico che, però, nel tentativo di disincagliarsi, trova nuovo vigore e nuova energia. Il mio viaggio è infinito. Dura ogni giorno della mia vita ed ha le sembianze di una lotta che combatto contro me stessa e contro le reti delle convenzioni sociali e delle abitudini che vorrebbero manovrarmi come fa un burattinaio. I miei viaggi iniziano tutti allo stesso modo, con la paura. Paura di fare passi falsi, di calpestare o non vedere lungo il cammino agganci sicuri, pietre miliari,

Recensione al film "Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey" (2018)

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Dopo una lunga pausa estiva rigenerante e fatta di svariate e straordinarie letture, oggi incuriosita anche dal titolo, mi sono imbattuta nella visione di un film che ho trovato davvero ben fatto e di un’incredibile tenerezza : I l club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey del regista   Mike Newell del 2018.  Ho poi scoperto che la pellicola è ispirata all’omonimo romanzo di due autrici Mary Ann Shaffer e Annie Barrows (quest’ultima si è occupata in particolare di terminare il romanzo rimasto incompiuto a causa dell’improvvisa morte della Shaffer) pubblicato nel 2008. Naturalmente, amante dei libri quale sono, non esiterò a procurarmi e a leggere il romanzo in modo da avere una visione più completa dell’intera storia.                                         La storia è assieme romantica, perché descrive la nascita di un amore, o meglio, di varie forme d’amore, da quello tra esseri umani a quello per i libri e per la vita, drammatica in qua

Inghiottiti

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Inghiottiti Quel giorno a scuola faceva molto caldo. Giugno era appena cominciato e l’anno scolastico volgeva al termine. Il piccolo Tommaso era emozionato per l’inizio delle vacanze estive ma, allo stesso tempo, gli dispiaceva lasciare la scuola elementare, i compagni con cui era cresciuto, le dolci maestre che lo avevano seguito in quei memorabili cinque anni e, per un inspiegabile motivo, anche quel banco vuoto affianco al suo. In realtà, quel posto era sempre rimasto vuoto durante tutto il ciclo delle elementari.  Tommaso aveva sempre pensato che lì avrebbe potuto sedersi qualche bambino che si era iscritto a quella scuola ma che, in seguito, per motivi di famiglia, s’era trasferito altrove. Lo aveva anche immaginato più e più volte: paffuto, pelle chiara come latte, capelli ricci e dorati ed occhi chiari come acqua marina. Sarà stato un principino, chissà, o il figlio di una nobile famiglia, per cui la scuola pubblica non gli si addiceva affatto;   oppure, al contrar

Recensione al romanzo "Un giorno questo dolore ti sarà utile" di Peter Cameron

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Un giorno questo dolore ti sarà utile di Peter Cameron (traduzione italiana di Giuseppina Oneto) In questa mia nuova pagina di riflessioni letterarie, vorrei provare a recensire un romanzo che ho letto in due giorni di viaggio tra treni e aerei. In genere quando viaggio preferisco portar con me letture più leggere o di svago, ma stavolta non è stato così. Sin dall’incipit ho intuito che doveva trattarsi di una storia “forte”, con un protagonista altrettanto forte e caparbio, testardo e spigoloso come molti adolescenti, in effetti, sono. Ho poi scoperto, navigando un po’ in rete, che da questo romanzo è stato tratto anche l’omonima pellicola “Un giorno questo dolore ti sarà utile”   film del 2011 diretto da Roberto Faenza. Ora che ho letto il libro, senz’altro guarderò il film! James è il nome dell’adolescente in questione, newyorkese doc, figlio di genitori separati, fratello di Gillian, una ragazza poco più che ventenne, studentessa universitaria legata sentiment